Pachamama

Azienda Agricola Permaculturale - Podere Tepolino


Pachamama in lingua quechua significa Madre Terra:
la divinità venerata dal popolo andino, dea della terra, agricoltura e fertilità.

Tel: +39 347 2460280 | Mail: poderetepolino@gmail.com


I Dintorni

Cosa c’è a Castel del Piano:

Pochi sanno che anche a Castel del Piano si celebra un palio: Il Palio delle Contrade di Castel del Piano nasce dalla tradizione plurisecolare di venerare la Madonna Santissima delle Grazie con solenni funzioni e con corse dei cavalli.
Il Palio ha origini molto antiche, risalenti alla "Fiera di Merci e Bestiame" del 9 settembre 1402, concesso dalla Repubblica di Siena, che aveva conquistato il paese nel 1331, per mano del famoso Guidoriccio da Fogliano.

D'estate per gli appassionati del trekking vi è un'estesa rete di percorsi, di diversa difficoltà, che copre tutta l'area montana.
Combinando i vari percorsi si possono raggiungere diverse località quali Pitigliano, Scansano, Saturnia, fino all'Argentario. Spingedosi verso la provincia di Siena si possono visitare Montalcino, Montepulciano, Pienza.

Molti percorsi sono percorribili anche in mountain-bike o a cavallo, mentre il cicloturista può fruire delle strade asfaltate del Monte Amiata, alcune, visto la pendenza, consigliate solo ai più allenati.

D'inverno il monte Amiata si copre di neve e diventa meta degli sciatori che hanno a disposizione quindici impianti di risalita, venticinque chilometri di piste da discesa, dodici di piste da fondo. I meno esperti possono prendere lezioni da maestri di sci e vi sono anche campi-scuola per i bambini.

Vi è anche la possibilità di dedicarsi alla speleologia visitando la grotta del Sassocolato e di Bacheca, guidati dai soci del Gruppo Speleologico l'Orso di Castell'Azzara.



I Dintorni





Escursioni:

  • Arcidosso (3 km.)
    Sistemato proprio come la piramide di Monte Labro, luogo del profeta Davide Lazzaretti, con il cassero merlato sulla cuspide e l'abita-to che si avvita attorno. Nei pressi il Santuario dell'Immacolata e la pieve di Lamulas.

  • Seggiano (6 km.)
    Adagiato su di un colle secondo un modello ricorrente, ai suoi piedi il Santuario cinquecentesco a croce greca della Madonna della Carità, edificato all'indomani di una miracolosa apparizione. Poco distante il castello di Potentino.

  • Vivo d'Orcia (10 km.)
    Nei pressi dell'abitato, a quasi 1000 metri di quota, si trova la villa dei Cervini di robusto impianto tardo-rinascimentale, nel com-plesso detto "l'Eremo".

  • Santa Fiora (11 km.)
    Possiede addirittura tre quartieri distinti, disposti uno sopra l'altro a terrazze, dalla zona del parco della Peschiera, a Borgo, a Castello e nella piazza centrale il bel Palazzo Sforza Cesarini, in peperino. Insieme a Sovana fu capitale aldobrandesca, famosa per le maioliche robbiane e per il Sasso della strega Petorsola.

  • Abbadia San Salvatore (20 km.)
    ll più grande dei centri amiatini, sede dell'illustre Abbazia omonima, famosa fin dall'Alto Medioevo e fondata, secondo la leggenda, dal re longobardo Rachis. La cripta è un raro esempio di architettura e scultura protoromanica.

  • Castiglione d'Orcia (20 km.)
    Nucleo urbano con caratteristiche senesi nell'uso del cotto. Insieme all'intatta Rocca d'Orcia, dov'è la poderosa Rocca a Tintinnano, guarda sulla val d'Orcia, verso Pienza e Montepulciano.

  • Abbazia di Sant’Antimo (21 km.)
    L'abbazia di Sant'Antimo è un complesso monastico situato presso Castelnuovo dell'Abate (Siena), all'interno del comune di Montalcino. Si tratta di una delle architetture più importanti del romanico toscano. Ogni giorno la comunità si riunisce nella chiesa per celebrare le funzioni dettate dalla regola monastica. Tutte le funzioni vengono cantate in gregoriano e in originale lingua latina. Negli ultimi anni la comunità di Sant'Antimo ha anche registrato vari cd di canto gregoriano, che accompagna le liturgie.

  • Roccalbegna (22 km.)
    Candida, come la pietra di cui sono costruiti gli edifici, con i resti del cassero, la chiesa romanica dall'architrave sbilenco, le molte opere d'arte. Dalla rocca in alto il nucleo urbano appare come l'immagine del suo stesso progetto e il corso dell'Albegna si legge fino al mare.

  • Piancastagnaio (22 km.)
    Ancora una rocca e un centro interessanti, con il Palazzo Bourbon del Monte, la Chiesa della Madonna di S. Pietro, il Convento di S. Francesco. A pochi chilometri, un insolito e gigantesco leccio secolare ricorda una sosta del Santo. Vetta dell'Amiata, quota 1700, è facilmente raggiungibile da ognuno dei paesi che le gravitano attorno. D'inverno si scia, d'estate si godono le meraviglie del bosco di faggi.

  • Bagnovignoni (27 km.)
    Bagno Vignoni rappresenta uno dei borghi medioevali più suggestivi e meglio conservati della Toscana. Situato nella Val D'Orcia, immerso in un paesaggio da cartolina e vigne di fama mondiale, e facente parte del comune di San Quirico d'Orcia in provincia di Siena, è noto in tutto il mondo per le terme, la cui attività risale all'epoca romana.

  • Montalcino (30 km.)
    La collina su cui si trova Montalcino è stata abitata probabilmente già in epoca etrusca. Le mura della città sono state costruite nel XIII secolo. La fortezza è stata costruita nel punto più alto della città nel 1361, ha struttura pentagonale ed è stata progettata dagli architetti senesi, Mino Foresi e Domenico di Feo. La fortezza incorpora alcune delle preesistenti strutture tra cui il mastio di Santo Martini, la torre di San Giovanni e un'antica basilica, che ora serve come cappella del castello.

  • Rocchette di Fazio (30 km.)
    Un castello, una chiesa, un minuto e ben conservato borgo medievale, a strapiombo sull'Albegna, di fronte alle suggestive gole.

  • Saturnia (36 km.)
    Quel che rimane dell'antica città etrusca si fonde nell'aspetto medievale di borgo adagiato sul colle, lungo la Via Clodia, racchiuso nel perimetro delle mura. Nelle pietre della Porta Romana restano i segni del passaggio leggendario di Orlando. Nei pressi, in un suggestivo e selvaggio ambiente, la Necropoli del Puntone.

  • Pienza (40 km.)
    Pienza è probabilmente il centro più rinomato e di maggiore importanza artistica di tutta la Val d'Orcia. È non molto distante dalla strada statale Cassia. Il centro storico è stato dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'umanità nel 1996.

  • Radicofani (41 km.)
    Sul caratteristico poggio si riconosce con facilità il profilo inconfondibile del paese di Ghino di Tacco con la torre del cassero isolata nell'orizzonte. Al piedi, il Palazzo della Posta.

  • Sorano (45 km.)
    Borgo medievale arditamente arroccato su di un crinale tufaceo, su cui s'innalza la potente Fortezza Orsini. Nel Centro la Torre dell'orologio, la Chiesa di S. Niccolò, il Palazzo Comitale, il Masso Leopoldino, la Porta dei Merli. Vitozza, Nelle immediate vicinanze di San Quirico di Sorano si trova questo singolare ed arcaico insediamento abitativo rupestre. E' il più grande dell'Italia centrale, con le sue 200 grotte, i tre castelli.

  • Montemerano (48 km.)
    Anch'esso borgo medievale situato su di un colle, sulla cui estremità è il castello, con il cortile e i palazzi signorili. Da qui i vicoli si diramano fino al cerchio delle mura, svelando piccoli capolavori di architettura. Nella Chiesa romanica di S. Giorgio altissime opere di scuola senese ed affreschi di un maestro locale. Ai piedi del paese si ricorda ancora un olivo dalle foglie d'oro.

  • Sovana (48 km.)
    Città etrusca, romana, medievale, culla degli Aldobrandeschi e patria di Gregorio VII, è avvolta nella ricca vegetazione tipica di questa zona e difesa da una cinta di mura sulla quale domina la Rocca Aldobrandesca. Nella splendida piazza si ergono notevoli monumenti come il Palazzetto dell'Archivio, il Palazzo Pretorio e quello Bourbon del Monte, la Loggia del Capitano, la piccola e attraente chiesa di S. Maria con il ciborio del IX secolo, quella diroccata di Mamiliano, santo dragoctono che la tradizione sovanese vuole precipitato in una botte di chiodi, Al limitare dell'abitato, si trova l'imponente cattedrale romanica. Poco lontano, la grandiosa necropoli rupestre etrusca con la Tomba della Sirena, poi la Tomba Ildebranda, quella del Sileno, dei Colombari, la Tomba Pola.

  • Pitigliano (52 km.)
    Nucleo di grande e vario interesse monumentale, con l'acquedotto ursineo, la fontana e il duomo rinascimentali, la Chiesa di S. Rocco a Capisotto, il quartiere ebraico con la sinagoga, il pilastro degli Orsini carico di simboli alchemici, come il pozzo e il portale nell'elegante cortile della fortezza (attuale sede vescovile), All'ingresso del paese i ruderi della chiesa di San Francesco e la zona di Poggio Strozzoni dov'era situato un parco simile a quello fantastico di Bomarzo. Dalla parte opposta il Santuario della Madonna delle Grazie. Su tutta l'altura, che spazia sul Serpeggiare del fiume.

  • Manciano (53 km.)
    Patria dei soli pittori di Maremma ricor-dati dalla storia dell'arte: l'Aldi e il Pascucci. Il possente cassero senese si erge sull'abitato a dominio della pianura fino al mare; ai suoi piedi la Chiesa di S. Leonardo, la fontana del Rosignoli, il Museo di Preistoria e Protostoria.

  • Gradoli (64 km.)
    Imponente il palazzo Farnese che ricopre gran parte della superficie del centro storico, i cui edifici sembrano tutti delle "dependances" di questo straordinario esempio di architettura tardo-rinascimentale.

  • Abbazia di San Galgano (67 km.)
    Di San Galgano si sa che morì nel 1181 e che, convertitosi dopo una giovinezza disordinata, si ritirò a vita eremitica per darsi alla penitenza, con la stessa intensità con cui si era prima dato alla dissolutezza. Il momento culminante della conversione, avvenne nel giorno di Natale del 1180[1], quando Galgano, giunto sul colle di Montesiepi, infisse nel terreno la sua spada, allo scopo di trasformare l'arma in una croce; in effetti nella Rotonda c'è un masso dalle cui fessure spuntano un'elsa e un segmento di una spada corrosa dagli anni e dalla ruggine, ora protetto da una teca di plexiglas. L'evidente eco del mito arturiano non ha mancato di sollevare curiosità e, ovviamente, qualche ipotesi ardita su possibili relazioni fra la mitologia della Tavola Rotonda e la storia del santo chiusdinese. L'abbazia di San Galgano è un'abbazia cistercense, sita ad una trentina di chilometri da Siena, nel comune di Chiusdino. Il sito è costituito dall'eremo e dalla grande abbazia, ora completamente in rovina e ridotta alle sole mura. La mancanza del tetto - che evidenzia l'articolazione della struttura architettonica - accomuna in questo l'abbazia a quelle di Melrose e di Kelso in Scozia, di Tintern in Inghilterra, di Cashel in Irlanda e di Eldena in Germania.

  • Chiusdino (67 km.)
    L'origine del capoluogo, Chiusdino, è remota e forse va collocata durante la dominazione longobarda in Toscana. Si possono ancora osservare resti di murature non sempre regolari, a grandi bozze sommariamente squadrate. All'interno di tale cinta, la chiesa di San Michele Arcangelo e presso la porta del castello la chiesa di San Martino

  • Orvieto (75 km.)
    Come tanti dei centri della zona, è costruita sopra un'altura tufacea e rischia continuamente dei cedimenti. Il biancore delle guglie del duomo gotico-romanico si eleva sui tetti più scuri della città e al tramonto il mosaico del timpano riflette la sua sostanza dorata. All'esterno e all'interno, capolavori di pittura e scultura. Numerosi sono gli altri edifici degni di nota, tra i quali il Pozzo di S. Patrizio, e le opere ammirabili nei musei dell'Opera del Duomo e della Fondazione Faina. Il territorio è ricchissimo anche di aree archeologiche, come le necropoli del Crocefisso del Tufo e di Cannicella, le tombe delle Bighe e dei Veli.

  • Siena (77 km.)
    La città è universalmente conosciuta per il suo patrimonio artistico e per la sostanziale unità stilistica del suo arredo urbano medievale, nonché per il suo famoso Palio; il centro storico è stato infatti dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'umanità nel 1995.


  • Terme
    Bagni San Filippo (25 km.)
    Bagno Vignoni (27 km.)
    Saturnia (36 km.)
    Sorano (45 km.)
    San Casciano dei Bagni (48 km.)

  • Mercati
    Terme di Saturnia - Martedi mattina
    Arcidosso - Martedi mattina
    Pitigliano - Mercoledi mattina
    Castell'Azzara - Giovedi mattina
    Santa Fiora - 1° e 2° Giovedi del mese
    Abbadia S. Salvatore - 2° e 4° Giovedi del mese
    Sorano - Venerdi mattina
    Acquapendente - Venerdi

  • Giardini d’Arte
    Il Giardino di Daniel Spoerri (Seggiano)
    Il Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint Phalle (Capalbio)

  • Spiagge consigliate
    Il Chiarone (Capalbio km 100)
    La Feniglia (Orbetello km 97)
    Lago di Bolsena (spiaggia di Gradoli km 97)